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Che cosa è una valutazione cognitiva?

I problemi scolastici, in questo periodo dell’anno, ma non solo, vengono a galla. Le insegnanti fanno notare che ci sono delle difficoltà e che la pagella potrebbe non essere delle più belle o nei casi più gravi, il rischio è quello di una bocciatura. I genitori preoccupati, non sanno bene come aiutare il proprio figlio.. spendono energie, tempo e a volte soldi per aiutarlo a studiare. Temono che il figlio non si impegni abbastanza, si fanno coinvolgere dall’aiutarlo ad eseguire i compiti in modo corretto, trovandosi più volte nel ruolo dell’insegnante più che del genitore.

Il genitore non sa davvero che cosa fare, è confuso, non sa se il proprio figlio non si impegna abbastanza, facendo così il fannullone oppure ci sono dei problemi di apprendimento. La possibilità che ci siano dei problemi di apprendimento spaventa e può far pensare che il proprio figlio possa venire etichettato come diverso e problematico, per sempre.

È importante scoprire se realmente i problemi scolastici sono imputabili a difficoltà che derivano dalla presenza di un disturbo dell’apprendimento (dislessia, discalculia, ecc.), di un ritardo mentale o di disturbi emotivi (ansia). In questi casi, il bambino non va bene a scuola ma ciò non dipende dal suo poco impegno.

È importante togliersi ogni dubbio poiché intervenire si può!!!

La valutazione cognitiva viene fatta da uno psicologo che utilizza il test intellettivo ed altri test specifici per individuare le risorse del bambino ma anche le aree critiche; di conseguenza, dopo la valutazione è possibile progettare e pensare a come aiutarlo.

Accettare che il proprio bimbo ha delle difficoltà non è facile ma è importante pensare al suo benessere psico-emotivo. Se le richieste a scuola sono troppo elevate, il bambino non può che sentirsi frustato e percepirsi costantemente inadeguato.

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