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Il panico é come… un film horror.

Immagine tratta da Dialoghi Semipresenti di Martina Cerrato” : profilo instagram @marty.cerrato

Ecco la trama. 

Sei a casa tua, tutto tranquillo, cucini, cammini, senti la musica e poi all’improvviso una strana sensazione, qualcosa entra in casa, si avvicina veloce e silenzioso, eccolo, ti attacca, ma perché, che hai fatto di male? Prova a ucciderti, ti stringe la gola, non ti fa respirare, come mai non c’è nessuno ad aiutarti? Hai paura ma non riesci a pensare, hai paura che sia finita… Poi riapri gli occhi ed é tutto come prima: nessun estraneo in casa, nessun oggetto fuori posto, nessun segno sul collo. Nessun pericolo. Hai inventato tutto? Eppure, era tutto troppo reale e hai il terrore che possa ricapitare. Ti puoi fidare di quello che senti? Era un fantasma? Stai impazzendo? 

L’attacco di panico é un episodio di angoscia intensa, imprevedibile e incontenibile, é quindi come un evento traumatico perché ti segna, ti ferisce: non sei più padrone in casa tua, non ti puoi fidare di te, non ti riconosci – infatti, arriva spesso in momenti di passaggio e crisi della vita, come cambiamenti, separazioni o perdite.

Sai che ricapiterà ma non sai come o perché. Inizi ad aver paura di aver paura, ma provi anche fastidio: la paura esiste per proteggerti dai pericoli, ma il panico sembra prenderti in giro. É un falso allarme, un cortocircuito. Sai che non morirai ma credi di morire lo stesso. É proprio come un film di paura: sai che é una finzione e ciononostante non puoi evitare il batticuore. 

Il panico é un’esperienza in cui ti sembra di avvicinarti a ciò che pensi sia la morte: non respiri, ci sei ma non ci sei, ti rendi conto di quello che succede ma non puoi controllare il tuo corpo, sei un fantasma e il corpo vive troppo, resta intero ma tu sei a pezzi. Ecco perché é utile cercare di controllare la respirazione, come se nascessi di nuovo. 

Non puoi sentirti esistere e hai bisogno di un testimone, ecco perché spesso per gli attacchi di panico eviti la solitudine, ti fai accompagnare e perché i consigli che trovi in rete sono un invito a concentrarsi sul presente, sulle proprie sensazioni per riprendersi il senso di controllo e di appartenenza della propria vita. 

Hai mai pensato che il panico sia la reazione di angoscia al pensiero di non esistere più? O… il primo passo per il desiderio di un’altra vita?